I prestiti rimborsati mediante la cessione del quinto dello stipendio (o della pensione) costituiscono un'importante possibilità per soggetti dipendenti (pubblici o privati) e da qualche anno anche per i pensionati.
Uno dei vantaggi principali di questa tipologia di prestito è l'alta probabilità della concessione del credito dovuta principalmente alla modalità di rimborso delle rate. La detrazione diretta in busta paga dell'importo della rata costituisce infatti un'importante garanzia per gli istituti di credito che concedono prestiti di questo tipo con relativa facilità . E' infatti il datore di lavoro (o l'istituto previdenziale nel caso dei pensionati) a garantire il pagamento delle rate che non dipende quindi direttamente dal soggetto richiedente.
Questa modalità di riomborso del debito comporta però anche degli svantaggi in quanto (seppur in rari casi) un dipendente può vedersi ridurre o sospendere lo stipendio oppure, in casi estremi, può subire addirittura la cessazione del rapporto di lavoro. Se per le cause più disparate dovessero esserici dei ritardi nel pagamento anche di una sola rata, la finanziaria potrà avvalersi degli interessi di mora e addirittura arrivare alla risoluzione del contratto. In questo caso l'assicurazione potrà avvalersi sul TFR del soggetto richiedente e, nel caso permanesse un ammanco di denaro, sarebbe proprio il richiedente a dover saldare il debito residuo.
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